• Perché si regalano le mimose per la Festa della Donna?

giovedì, Marzo 5 2020

Perché si regalano le mimose per la Festa della Donna?

Mancano pochi giorni alla Giornata internazionale della donna e come tutti gli anni, i garden center, i negozi di fiori e i chioschi per le strade, l’otto marzo si colorano di giallo con vaporose piante e rametti di mimose.

La mimosa (Acacia dealbata) è un albero appartenente alla famiglia delle mimosacae, originaria della Tasmania in Australia, arriva in Europa e in Italia a partire dal XIX secolo dove cresce tutt’oggi anche spontaneamente.

La mimosa è una pianta celebre per i suoi delicati fiorellini gialli e per il suo profumo intenso, per tradizione l’otto marzo di ogni anno, un rametto fiorito di mimosa viene omaggiato alle donne per celebrare la Festa della Donna.

Un po’ di storia

Non tutti sanno che dietro a un gesto che oggi è quasi completamente svuotato di significato, ovvero quello di regalare un mazzo di mimose alle donne, vi è una motivazione storica e simbolica importante, tutta italiana.

In Italia, per ottenere il diritto al voto delle donne, il cammino è stato lungo e faticoso, ci sono voluti anni e due guerre, per far sì che il ruolo della donna fosse riconosciuto nella società.

Le donne infatti durante la guerra, hanno sostituito gli uomini impegnati al fronte nei loro compiti abituali ma non solo, hanno avuto un ruolo fondamentale: il loro contributo in prima linea sia organizzativo sia militare è stato essenziale per il movimento partigiano della Resistenza.

Perché la mimosa?

La scelta della mimosa come simbolo della Festa della Donna risale proprio alle fine della Seconda Guerra Mondiale, grazie al suggerimento di una parlamentare comunista di nome Teresa Mattei, la più giovane deputata dell’Assemblea Costituente, eletta nel 1946.

Da sempre impegnata per i diritti delle donne (partigiana, politica e dirigente della Unione delle Donne) Teresa Mattei, in disaccordo con la proposta di Luigi Longo (vicesegretario del partito) di regalare alle donne violette e mughetti come facevano i francesi, fiori troppo costosi e difficili da reperire secondo la Mattei, propone come alternativa la mimosa: un fiore molto vistoso, economico che fiorisce i primi di marzo, facile da trovare in tutte le campagne italiane e dunque disponibile per tutte le estrazioni sociali, anche le più povere.

Teresa Mattei disse: “La mimosa rappresenta molto bene l’unione delle donne, la femminilità, il profumo. In quella sua apparente debolezza c’è una grande forza, perché dove muore una mimosa ne nasce subito un’altra”

Dal 1946 la mimosa in Italia è il fiore simbolo della Giornata internazionale dei diritti della donna.